L’insurtech sta divenendo ormai una realtà consolidata. Le compagnie prima e le agenzie poi stanno accingendosi mano mano al mondo digitale. Il processo ovviamente è ancora lungo, poiché iniziato in netto ritardo rispetto al settore dei servizi in generale. Scetticismo e metodi tradizionali costituiscono dei freni molto forti. L’“enzima” che più di tutti è riuscito a catalizzare il passaggio è stato la pandemia globale da Covid che, nonostante il sue effetto distruttivo e devastante, ha portato allo sviluppo del mondo “tech” all’interno delle assicurazioni.
Sono ancora poche le agenzie che decidono di intraprendere la Digital Trasformation, ma ultimamente questo trend sta subendo variazioni.
La Legge Gelli (legge 24/2017) obbliga la stipula di una polizza R.C. professionale per tutti i professionisti che operano in ambito sanitario, la cui copertura è valida durante lo svolgimento dell’attività professionale. Un’altra RC che spesso viene inserita o comunque associata alla precedente è quella della conduzione dello studio, motivo per cui molte volte le due vengono confuse e la linea di demarcazione si sbiadisce. Per quanto sottile, questa linea è netta ed è importante individuarla affinché si possa comprendere l’area di competenza di entrambe le polizze.
Nel precedente articolo, abbiamo definito in linea generale cosa è la rivalsa e in che modo opera all’interno dell’ambito assicurativo, soprattutto relativamente al ramo auto. Ovviamente non è il solo caso in cui la rivalsa può entrare in gioco seppur possa definirsi uno di quelli dove è chiamata in causa più spesso.
Sono diversi gli ambiti in cui essa agisce, come RC professionale o RC del Capofamiglia.
V per vendetta o per rivalsa? Nel linguaggio corrente vengono spesso definite sinonimi, eppure una sottile differenza tra le due c’è: ampliando il concetto, al termine “rivalsa” sarebbe più indicato associare rivincita.
Estendendone ulteriormente il significato, la rivalsa assume un ruolo fondamentale nel lessico assicurativo non associabile né al primo né al secondo caso. Se si pensa al verbo “rivalersi”, potremmo dire che attuare una rivalsa in ambito assicurativo possa significare, almeno parzialmente, “farsi valere”.
Come accennato nel precedente articolo, l’assistenza alla persona e il rimborso spese mediche si occupano principalmente del supporto nel settore sanitario.
Di contro, l’assistenza al patrimonio e la perdita hanno altre aree di pertinenza e verranno spiegate qui di seguito.
Nel precedente articolo abbiamo definito l’utilità della polizza viaggi in generale, i contesti in cui può operare e la flessibilità nella sua attivazione (se non l’hai ancora letto, clicca su questo link). È quasi d’obbligo quindi stabilirne le peculiarità e la struttura per individuare cosa copre la polizza.
Tendenzialmente, una polizza viaggi si costituisce di quattro parti: Assistenza alla Persona, Rimborso delle spese mediche, Assistenza al patrimonio, Perdita bagaglio.
Partiremo con la descrizione delle prime due sezioni.
“Da un grande potere derivano grandi responsabilità”, quanti di voi hanno sentito questa frase? Molti probabilmente, senza neanche essere fan di Spider Man. Potrebbe aprirsi un dibattito su ciò che è potere e ciò che è responsabilità ed entrambi assumerebbero un significato diverso a seconda dell’ambito di riferimento.
Fino ad ora è stato difficile immaginare di compiere un viaggio, seppur non impossibile (conosci la polizza #iomiproteggo? Clicca sul seguente link)
La voglia di partire oggi si avverte forte, barcamenandosi tra tamponi e green pass nella speranza di riuscire a staccare almeno un po’ dalla quotidianità: un villaggio turistico in Puglia, le spiagge assolate delle Canarie o ancora (scenario un po’ meno rilassante) niente ferie e solo lavoro, immersi nel bel mezzo del tran tran cittadino tra taxi e voli aerei da rincorrere.
Internet ospita ormai gli spaccati importanti della nostra quotidianità, siano essi privati o lavorativi. Ciò è vero per tutte le numerose realtà che ci circondano: la grande azienda, la piccola attività, il libero professionista e tante altre ancora. Internet, proprio come un qualunque luogo fisico, crea degli “spazi”, ognuno di questi specifico per le esigenze dell’utente ma proprio come nei luoghi fisici, non tutti gli spazi di internet sono sicuri e tranquilli o comunque potrebbe succedere che qualcuno decida di invadere il tuo “spazio”.